XXVII RICAPITOLAZIONE

XXVII RICAPITOLAZIONE

Mostrato è
sommariamente qual fosse l’origine, gli studi e la vita e’ costumi, e
quali sieno l’opere state dello splendido uomo Dante Alighieri, poeta
chiarissimo, e con esse alcuna altra cosa, facendo transgressione,
secondo che conceduto m’ha Colui che d’ogni grazia è donatore. Ben
so, per molti altri molto meglio e piú discretamente si saria potuto
mostrare; ma chi fa quel che sa, piú non gli è richiesto. Il mio
avere scritto come io ho saputo, non toglie il poter dire a un altro,
che meglio ciò creda di scrivere che io non ho fatto; anzi forse, se
io in parte alcuna ho errato, darò materia altrui di scrivere, per
dire il vero, del nostro Dante, ove infino a qui niuno truovo averlo
fatto. Ma la mia fatica non è ancora alla sua fine. Una particella,
nel processo promessa di questa operetta, mi resta a dichiarare, cioè
il sogno della madre del nostro poeta, quando in lui era gravida,
veduto da lei; del quale io, quanto piú brievemente saprò e potrò,
intendo di dilivrarmi, e porre fine al ragionare.